IMPLANTOLOGIA
L’implantologia ci permette di ricostruire ex novo la radice di uno o più denti caduti (o comunque mancanti) per i motivi più diversi. Per questo scopo si utilizza il titanio, un materiale biocompatibile adatto a essere accettato dall’osso, nel quale andremo a inserire l’impianto in sostituzione della radice naturale. Su questo supporto funzionale e sicuro, potremo ancorare saldamente uno o più denti di ceramica senza andare a disturbarne altri: a differenza di quanto accadeva un tempo con i cosiddetti ponti, per costruire i quali era necessario ricoprire i due denti adiacenti per inserire e fissare quello mancante.
Grazie all’implantologia, abbiamo invece la possibilità di realizzare ponti in sostituzione di numerosi elementi mancanti, usando esclusivamente gli impianti come pilastri, fino ad arrivare a sostenere un’arcata totalmente edentula.
Per creare il supporto adeguato a un’arcata completa, bastano 4-6 impianti distribuiti per tutta la lunghezza dell’arcata stessa, sui quali si potrà reggere saldamente la protesi fissa.
Per realizzare una protesi fissa bloccata su 4-6 impianti che fungono da pilastro ai denti di un’arcata completa, con il sistema tradizionale è necessario attendere un tempo variabile di diversi mesi (anche otto-nove) durante i quali le “radici” di titanio devono andare a integrarsi completamente con l’osso. Solo allora si può procedere con il fissaggio dei denti. Nel frattempo, bisognerà accontentarsi di una protesi provvisoria, in qualche caso mobile.
Col protocollo del carico immediato, nel giro di 24-48 ore, grazie a una progettazione implantare e protesica studiata ad hoc, si possono inserire gli impianti e subito dopo si “caricano” i denti della protesi definitiva. In una giornata o poco più, il paziente anche totalmente edentulo può uscire dallo studio con la sua protesi fissa, tutta avvitata su impianti.
Questa procedura si può applicare anche a un singolo dente ma è ovviamente più indicata nelle situazioni di edentulia importante, se non totale. La fattibilità deve comunque essere valutata per ogni singolo caso.
La presenza all’interno dello studio di un macchinario sofisticato e tecnologico come la Cone Beam Computerized Tomography (CBCT) rende immediato il ricorso alla chirurgia guidata per aumentare il livello di precisione e accuratezza nell’applicazione del carico immediato. Con la CBCT possiamo infatti ottenere una scansione ossea tridimensionale del blocco facciale e programmare l’inserimento degli impianti al millimetro, scegliendo i punti dove l’osso è più corposo e voluminoso, cioè in grado di sostenere al meglio la protesi.
Una volta determinata la mappa degli impianti nella bocca del paziente, il software della CBCT permette di creare una mascherina che riporterà i punti dove andranno inseriti i perni di titanio e questa dima chirurgica costituirà una guida per l’implantologo. La precisione aumenta, si azzera il rischio di errore e cresce la riuscita di un intervento che risulta semplificato in ognuna delle sue fasi.