Bruxismo, digrignamento notturno, alimentazione troppo acida e reflusso gastrico sono tutte causa di abrasione o erosione dei denti, che appaiono consumati come se fossero stati limati. Se il fenomeno è ancora all’inizio, l’odontoiatra è in grado di evidenziarlo e di aiutare il paziente a capire i motivi che lo causano.
Le conseguenze negative dell’abrasione dentale sono molteplici: riducendosi l’altezza dei denti e delle arcate, possono verificarsi disfunzioni nella funzione masticatoria; se la parte abrasa scopre la porzione interna dei denti, si hanno fastidiosi problemi di sensibilità. Inoltre, l’assottigliamento dello strato protettivo dello smalto dovuto all’erosione facilita l’insorgenza di carie.
È dunque indispensabile intervenire subito con misure adeguate, in funzione del grado di erosione e degli equilibri muscolo-scheletrici del paziente. Nei casi più semplici si può ricorrere all’aggiunta di materiale modellato direttamente sui denti, opportunamente preparati. La tecnica Table-Top prevede invece la realizzazione di restauri in ceramica che vengono cementati sui denti. Nelle situazioni più gravi, infine, si può ricorrere a una riabilitazione protesica più complessa. In tutti i casi, il risultato estetico sarà sorprendente.
Se l’abrasione dentale è causata dal bruxismo (digrignamento), è fondamentale proteggere i denti mediate un bite personalizzato che il paziente dovrà indossare di notte. Si tratta di un apparecchio in resina rigida che evita il contatto tra i denti delle due arcate e quindi l’usura conseguente al digrignamento. Col tempo, il bite consente alla muscolatura masticatoria di rilassarsi, inducendo l’attenuazione di molti disturbi conseguenti al bruxismo, come dolori muscolari, cefalee e vertigini.